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Attualità martedì 19 marzo 2024 ore 19:00

Toscani depressi, uso di farmaci oltre la media nazionale

ragazzo triste

Bambini e ragazzi si sentono giù di morale, tra gli adulti le diagnosi più diffuse sono di disturbi nevrotici e psicosi affettive. L'ultimo studio Ars



TOSCANA — Toscani depressi, sia bambini che ragazzi e adulti, con un uso di farmaci antidepressivi il cui dosaggio medio giornaliero è più elevato rispetto alla media nazionale con 67,6 per 1.000 residenti a fronte del 45,8 per 1.000 residenti di media in Italia. A certificarlo è l'ultimo studio dell'Agenzia regionale di sanità (Ars) sulla salute mentale dei toscani e sui loro accessi ai servizi dedicati, da cui a livello generale si rileva "una netta incongruenza fra il malessere vissuto dalla popolazione e il ricorso ai servizi specialistici". 

In pratica il malessere si fa più pronunciato, non altrettanto l'accesso ai servizi. Il dato potrebbe avere una correlazione con l'impiego elevato di psicofarmaci: "Nella nostra regione, la prevalenza di cittadini in trattamento con farmaci antidepressivi e almeno 6 prescrizioni nell’anno è pari al 3,6% della popolazione totale (18-64 anni: 3%; ≥65 anni: 10,6%).

Quanto agli accessi ai servizi di salute mentale, in controtendenza si collocano i ricoveri fra i bambini con meno di 13 anni che invece aumentano: sono passati dal 3,9 per 1.000 del 2012 al 5,9 per 1.000 del 2022. È la sindrome ipercinetica dell’infanzia a contribuire maggiormente all’aumento generale.

Fra gli adolescenti il trend mostra un deciso aumento in concomitanza con la pandemia, e in questo caso le principali cause di ricovero continuano ad essere il disturbo bipolare (2,6 per 1.000 abitanti), i disturbi specifici dell’infanzia (2,5 per 1.000 abitanti) e in netto aumento sono i ricoveri per disturbi del comportamento alimentare che nel genere femminile sono passati da 2*1.000 (2019) a 3,2*1.000 nel 2022.

E se nella fascia d'età 11-15 anni i ragazzi riferiscono di sentirsi quotidianamente giù di morale nel 20,3% dei casi mentre i più grandicelli lamentano stress psicologico per il 36%, tra gli adulti le diagnosi principali sono i disturbi nevrotici (5*1.000 abitanti) seguiti dalle psicosi affettive (4,9*1.000 abitanti) e le psicosi schizofreniche (2,4*1.000 abitanti). 

Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, dopo la flessione registrata negli anni 2019-2020, il report dell'Ars osserva una lenta ripresa con valori che nel 2022 tendono a riallinearsi (2019: 3,5*1.000; 2022: 3,1*1.000).


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