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Cronaca martedì 13 maggio 2014 ore 08:49
Turismo, considerazioni di inizio stagione
La Valdelsa è ancora una delle zone più vendute, ma gli addetti ai lavori devono fare i conti con crisi e nuove offerte
Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio: una festa dietro l'altra che di fatto ha dato l'avvio alla stagione turistica. E i primi dati sono quelli da classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Si è capito infatti che il movimento turistico italiano è ancora in fase di stallo, mentre quello straniero, prevalentemente europeo si muove un po' di più. Strutture preferite? Gli agriturismi, senza alcun ombra di dubbio. Ma anche qui non si può parlare in generale, perchè i classici affitta camere o affitta appartamenti immersi in pittoresche cartoline non tirano più e proprio questo mese, maggio, sembra essere in controtendenza rispetto agli anni passati. Insomma, il pienone non c'è. Gli agriturismi che reggono alla grande sono quelli che offrono molte attrattive ai turisti: prodotti tipici, tour enogastronomici, attività collaterali come corsi di cucina o equitazione. Anche perchè, secondo uno studio condotto dalla Regione Toscana, la zona della Valdelsa è la seconda zona toscana più venduta sui cataloghi dei Tour operators che commercializzano la regione nel mondo, con una quota del 15% che dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata anche per il prossimo anno. Austria, Regno Unito e Paesi Bassi sono i mercati che daranno lo spazio maggiore a
questo territorio anche nel 2014.
Anche perchè la Valdelsa si trova a metà strada tra poli turistici di indubbia attrazione, come San Gimignano, Siena, Volterra, territori che, accanto all’arte e alla cultura, propongono prodotti di punta come l’enogastronomia e l’agriturismo, che ad eccezione dell’Argentina e della Corea, vengono venduti in tutti i Paesi interessati alla Toscana.
Non solo, sempre secondo la Regione Toscana, la vacanza in agriturismo è commercializzata dal 13 per cento dei tour operators internazionali che vendono la Toscana, conquistando uno spazio leggermente superiore al 11 per cento del 2012 e anche in questo caso le proposte puntano sulle aree di Siena, del Chianti e della Valdelsa. Detto questo c'è da fare i conti con la realtà e tornando alle presenza di questo inizio di stagione si vede chiaramente come la qualità sia alla base delle prenotazioni. Con un dettaglio non di poco conto: il numero di giorni di prenotazione, anche per periodi lunghi, è sceso di qualche giorno. E questo fa riflettere, soprattutto in virtù della crisi generale. Ma questo è solo l'inizio, indicazioni utili per gli operatori e addetti ai lavori per aggiustare il tiro in vista di tutta la stagione turistica.
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