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Attualità venerdì 27 maggio 2016 ore 14:19

Ungulati, c'è la legge ma rimane il problema

La Cia sollecita la Regione ad attivare le procedure, per un problema che sta diventando sempre più serio anche in Valdelsa



VALDELSA — Forte preoccupazione da parte della Cia Siena sulla Legge per fronteggiare la sovrappopolazione di ungulati nella nostra provincia. I motivi sono stati illustrati dalla Cia in una dettagliata lettera inviata all’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi.

"Continuiamo a sostenere validità della legge regionale – sottolinea il presidente Cia Toscana Luca Marcucci -, il rischio al quale si sta concretamente andando incontro, è quello della mancata attivazione degli interventi previsti dalla Legge obiettivo nel primo anno della sua operatività. Siamo indietro dalla definizione delle modalità di caccia, alla formazione dei selettori, al prelievo venatorio e controllo nelle diverse aree, sui criteri di individuazione delle aree vocate e non vocate, sul risarcimento dei danni, sulla piena operatività e funzionamento della governance. Chiediamo alla Regione Toscana il massimo sforzo per scongiurare questa ipotesi, che determinerebbe un aumento dei danni alle produzioni ed alle imprese agricole e, sul piano politico, il naufragio di una iniziativa legislativa perseguita con determinazione dalla Giunta Regionale, con il conseguente ritorno ad un caos normativo e gestionale difficilmente recuperabile".

In pratica, tanto per riassumere, la legge c'è, ma mancano ancora seri dettagli per renderla operativa e andando per le lunghe si rischia di dover fare conti ancora maggiori con il problema, visto che le colture iniziano a subire danni sempre più gravi.

Secondo la Cia è preferibile evitare fughe in avanti e eccessi di protagonismo, al contrario un mondo agricolo unitario potrebbe ottenere risultati complessivamente migliori e non commettere grossolani errori strategici.

Non c’è tempo da perdere: "Intanto – aggiunge il direttore della Cia Siena Roberto Bartolini - serve l’immediata attivazione, a pianificazione faunistica vigente, di tutti gli interventi previsti dalla Legge Obiettivo, con lo scopo di avviare da subito l’azione di contenimento degli ungulati e di mantenere gli impegni previsti nella prima annualità di applicazione della Legge".


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