Attualità lunedì 16 maggio 2022 ore 19:30
"Keu, nessuna responsabilità degli amministratori"
Il sindaco Renzo Macelloni commenta quanto descritto da Arpat nell'audizione della commissione per il Keu: "Tutto deriva dalla società Lerose"
PECCIOLI — |"Sindaci e amministratori non possono avere responsabilità sull'inquinamento dovuto al Keu." Lo ha specificato il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, che commenta quanto emerso durante i lavori della commissione regionale istituita nel Maggio dello scorso anno per contrastare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose dopo lo scandalo Keu.
In particolare, Macelloni ha fatto il punto dopo l'audizione del direttore tecnico di Arpat, Marcello Mossa Verre. "Tutta la vicenda prende avvio
intorno al 2017, quando vengono rilevati casi di inquinamento in alcuni terreni
nel Comune di Pontedera - ha spiegato - tra i materiali analizzati, come specifica Arpat, ve ne erano alcuni che venivano dalla ditta Lerose. Questo faceva pensare che si trattasse di un composto di vari materiali di risulta da demolizioni e
frantumazioni di macerie varie. In questo caso, veniva utilizzato anche il Keu".
"Stando ad Arpat, questo è un rifiuto
che veniva trattato dall’impianto Lerose e che è ed è stato definito dalla
stessa agenzia regionale come fango derivante dal depuratore di Aquarno. Per
questo, l'attività di Arpat si è spostata dal cantiere di Pontedera
alla società Lerose, fino ad Aquarno
nella parte di trattamento fanghi - ha proseguito - il depuratore, a seguito dei numerosi controlli di Arpat, non ha registrato alcun illecito ambientale. Durante l'audizione, inoltre, il direttore Mossa Verre ha spiegato come se Lerose avesse
lavorato bene, il materiale in uscita avrebbe rispettato i criteri ambientali".
Dunque, al centro della questione, si troverebbe la stessa azienda con base a Pontedera. Fatto che, appunto, spinge Macelloni a domandarsi cosa possa essere imputato a sindaci e amministratori. "Dal confronto con Arpat, emerge una responsabilità diretta
in termini di inquinamento di almeno 10 siti da parte della società Lerose - ha detto Macelloni - quali responsabilità
possono avere gli amministratori chiamati in causa sul possibile inquinamento
prodotto da questa società?".
"Sicuramente saranno i magistrati a chiarire tutti gli aspetti della vicenda, ma fin da ora
appare chiaro che, se il maggiore organo di controllo sostiene ciò che ha descritto in commissione, non si evince un
ruolo di pubblici amministratori come complici o, addirittura, protagonisti di
inquinamento ambientale - ha concluso - è molto importante
per l’opinione pubblica, che sa di poter contare, specialmente in un momento
così complesso, di amministratori degni del massimo rispetto".
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