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mercoledì 16 ottobre 2024

CI VUOLE UN FISICO — il Blog di Michele Campisi

Michele Campisi

MICHELE CAMPISI - Laureato in fisica teorica a Pisa, ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca negli Stati Uniti, ed ha lavorato per anni come ricercatore in Germania. E’ stato Marie Curie Fellow presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dove ha svolto attività di ricerca nel campo della fisica quantistica, grazie al Progetto ``NeQuFluX'' finanziato dalla Comunità Europea. Attualmente è ricercatore presso L’Università di Firenze.

Pandemia, teoria e pratica dell’informazione

di Michele Campisi - domenica 25 ottobre 2020 ore 21:33

Foto di: www.spectrum.ieee.org

Rieccoci, la seconda ondata è partita e siamo nuovamente in crescita esponenziale. Come ha fatto ben vedere Giorgio Parisi, in un articolo sull’Huffington Post di qualche giorno fa, il tempo di raddoppio ora è di circa 1 settimana.

Sulla base di questa informazione, visto che ad oggi i contagi sono circa 20.000, non c’è da stupirsi se tra una settimana saranno circa 40.000. Eppure c’è da scommettere che tra una settimana usciranno ancora titoloni tipo “superata la soglia psicologica dei 40.000” o simili. Mi chiedo: è fare informazione dare il semplice resoconto giornaliero dei dati?

La teoria dell’informazione ci dice diNO. La teoria dell’Informazione è quella branca della matematica, iniziata dallo statunitense Claude Shannon nel primo dopoguerra, che si occupa proprio di quantificare l’informazione associata agli eventi, sulla base della loro probabilità. Tanto più un evento è improbabile, tanto più il suo accadere è colmo di informazione: esiste anche una formula che esprime questo concetto in termini quantitativi, quella che tra gli studiosi è nota come l’Entropia di Shannon. L’idea che ne sta alla base è che una notizia contiene tanta più informazione quanto più è inaspettata. Ad esempio, oggi le temperature a Pisa sono state comprese tra gli 11 e i 19 gradi e le previsioni del tempo ci dicono che domani le cose non saranno molto diverse, al più ci sarà un lieve innalzamento delle temperature. Quindi, domani, farà notizia se si registreranno temperature comprese tra i 13 e i 20 gradi? Direi proprio di no! Viceversa, se domani si registrasse una temperatura di 30 gradi, cosa sulla quale oggi nessuno scommetterebbe un centesimo, allora sì, sarebbe davvero una notizia colma di informazione.

Quindi, tornando alla pandemia in corso: sulla base dei dati odierni, tra una settimana ci aspettiamo che ci saranno circa 40.000 nuovi casi. Allora se questo si realizzerà, come è del tutto prevedibile e atteso, non dovrebbe fare notizia. Proprio come non dovrebbe far notizia se domani a Pisa si registrasse una massima di 20 gradi.

Il mio appello è soprattutto a chi si occupa di informazione. Non ci limitiamo a dare il solo dato giornaliero, che comunque è importante, ma cominciamo a dare anche notizie che contengano più informazione utile a tutti a capire cosa accade. Dicamo ai cittadini giorno per giorno qual è la previsione corrente per la seguente settimana, esattamente come si fa con le previsioni del tempo. Informiamo, ad esempio di quale sia la data prevista per la saturazione delle terapie intensive. In Toscana, ad oggi, le terapie intensive sono occupate per circa il 20% (si veda qui) . Con il tempo di raddoppio di una settimana, tra una settimana saremo al 40%, tra due all’80%, tra tre al 160%, tra due mesi (fate voi il conto) siamo intorno al 5000%, cioè ci vorrà 50 volte il numero di posti letto di terapia intensiva di quanti ne abbiamo.

Il mero bollettino giornaliero non aiuta i cittadini, evidentemente, a prendere coscienza fino in fondo di cosa sta loro accadendo intorno e quindi a rendersi responsabili rispetto ai comportamenti da mettere in atto. Una informazione ricca, nel senso di Shannon, al contrario potrebbe fare la differenza.

Michele Campisi

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