Politica giovedì 19 dicembre 2013 ore 18:21
Brogioni si rivolge all'Anci per rivedere la Tares

I colligiani scendono in piazza: la nuova tassa al centro della protesta. Il primo cittadino aperto alla collaborazione
COLLE DI VAL D'ELSA — Prima l'incontro a Palazzo Renieri con commercianti e liberi professionisti, poi l'annuncio della pacifica protesta durante il mecrato settimanale del venerdì. I cittadini di Colle si stanno rivoltando contro la Tares, tassa arrivata in questi giorni ritenuta decisamente spropositata.
“L’amministrazione comunale di Colle di Val
d’Elsa, insieme a tanti Comuni della provincia di Siena e all’Anci, che
riunisce tutti i Comuni d’Italia, sta sollecitando una revisione della
Tares che possa rispondere alle difficoltà manifestate da cittadini e
attività economiche, a cui va la nostra piena solidarietà. La questione è
in continua evoluzione a livello nazionale e questo rende difficile, al
momento, un intervento da parte degli enti locali, costretti a essere
‘esattori’ per conto dello Stato. Ogni forma di mobilitazione, pertanto,
si pone in contrasto con la normativa nazionale, che siamo chiamati ad
applicare e a far rispettare dagli utenti nostro malgrado”. A dirlo è il
sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni che andando incontro alle lamentele dei suoi cittadini, si dice pienamente d'accordo con le istante promosse.
"Per questo motivo - aggiunge - avevamo previsto
inizialmente due scadenze, una nel mese di ottobre e una nel mese di
dicembre, che non abbiamo potuto applicare per la mancanza del relativo
decreto attuativo e siamo stati costretti, come tanti altri Comuni, a
fissare due scadenze molto vicine, entrambe nel mese di dicembre. La
normativa nazionale, inoltre, prevede che il costo complessivo per la
gestione del ciclo dei rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento passando
per tutti i servizi messi a disposizione negli anni dai Comuni per la
riduzione dei rifiuti stessi, sia coperto interamente con gettito
proveniente dalla Tares e senza alcuna possibilità di compartecipazione
da parte dell’ente locale come avveniva in passato. Le amministrazioni
comunali possono farsi carico soltanto delle esenzioni per casi
accertati di forte disagio sociale ed economico, fra i soggetti privati,
e delle riduzioni per grandi utenze non domestiche che contribuiscono
alla raccolta differenziata. Questo è quanto accade da diversi anni
anche a Colle di Val d’Elsa, dove molte attività commerciali, in
particolare nel settore della ristorazione, beneficiano delle riduzioni
per lo smaltimento della frazione umida”. “In vista dell’approvazione
della legge di stabilità - continua ancora il primo cittadino colligiano
- l’Anci si è fatto portavoce nei giorni scorsi delle esigenze
manifestate in tutti i Comuni italiani e ha avanzato due richieste al
governo: l’abbattimento delle sanzioni dal 2,5 per cento all’1 per cento
annuo in caso di ravvedimento e di pagamento oltre la scadenza fissata e
la proroga dell’ultima rata al prossimo 24 gennaio. Ad oggi, però, la
legge non è stata approvata, non conosciamo gli esiti delle due
richieste e, pertanto, dobbiamo applicare la normativa vigente allo
stato attuale. Rinnoviamo solidarietà e vicinanza ai cittadini e alle
attività economiche, vittime così come lo sono i Comuni, di un sistema
contorto e paradossale che caratterizza la politica fiscale, che non
condividiamo ma che siamo chiamati ad applicare”.
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