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Attualità martedì 23 giugno 2015 ore 23:13

Carovana Antimafie, tappa tra le torri

L'iniziativa di sensibilizzazione arriva venerdì a San Gimignano e sosterà in Piazza Duomo con una serie di iniziative collaterali



Venerdì 26 giugno farà tappa a San Gimignano la Carovana internazionale antimafie, iniziativa di sensibilizzazione sulla legalità e l’antimafia sociale promossa da Arci, Libera, Cgil, Cisl, Uil e Avviso Pubblico. La Carovana internazionale antimafie arriverà, dunque, a San Gimignano intorno alle ore 15, per partecipare ad un dibattito dedicato al Circo Sociale come buona pratica e metodologia pedagogica. Il confronto sarà moderato da Stefano Moser (Scuola di Piccolo Circo di Roma), Adriano Scarpelli (presidente di Carretera Central) e Serenella Pallecchi (presidente di Arci Siena) e coinvolgerà i rappresentanti dei circhi sociali ospiti di Circomondo. Insieme a loro ci saranno anche Roberto Flangini, della Federazione nazionale Clown Dottori, Francesca Chiavacci e Gianluca Mengozzi, rispettivamente presidenti di Arci nazionale e Arci Toscana, accanto ad altri rappresentanti delle istituzioni e dei soggetti promotori della Carovana. A partire dalle ore 18, poi, la Carovana stazionerà in Piazza Duomo coinvolgendo adulti e bambini con giochi e animazione dedicati al tema dell’uguaglianza dei diritti per tutti.

Un evento particolarmente sentito da parte della comunità sangimignanese visto i valori profondi che questo tipo di evento sa comunicare. La Carovana Internazionale Antimafie 2015 sta dedicando le sue tappe alle buone pratiche promosse nelle periferie, intese sotto l’aspetto fisico e culturale. Una società che vuole davvero sconfiggere illegalità e criminalità organizzata deve essere innanzitutto inclusiva e attenta a tutti coloro che vivono “lontani dal centro”, siano essi persone, comunità intere o popoli. Proprio le periferie, nelle intuizioni di Pasolini, sono “luoghi socialmente caratterizzanti”, in cui convivono, più che altrove, emarginazione e criminalità, ma anche partecipazione sociale, modernità e arcaicità, confuse nell’urbanistica e nelle abitudini delle persone che le vivono.


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