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Attualità lunedì 15 giugno 2020 ore 14:13

I primi dieci anni dell'osservatorio del Chianti

Il responsabile scientifico Emanuele Pace: “Qui formiamo astronomi e astrofisici del futuro”. La struttura inaugurata nel 2010 con Margherita Hack



BARBERINO TAVARNELLE — Losservatorio polifunzionale del Chianti compie dieci anni. Il sindaco David Baroncelli e il responsabile scientifico Emanuele Pace hanno ripercorso i traguardi raggiunti dalla struttura, dotata di un telescopio tra i più potenti d'Italia e del primo percorso astronomico italiano per non vedenti e un pianeta nel sistema solare che porta il nome dell’area in cui sorge l’osservatorio: 6851 Chianti.

Un brindisi ideale per celebrare i dieci anni di vita culturale legata allo studio del moto degli astri, battezzati dalla presenza di un’illustre donna della scienza, Margherita Hack, poi arricchiti nel corso del tempo dalla visita dell’astronauta Paolo Nespoli e dal cantante Andrea Bocelli. Il sindaco David Baroncelli mette in cornice il valore aggiunto dell’attività di conoscenza e ricerca astronomica portata avanti in un territorio tradizionalmente vocato all’agricoltura e all’enogastronomica. 

“Con la realizzazione di questa struttura si sono incrociate due tradizioni antiche, quella astronomica e quella legata alla terra – spiega  il sindaco David Baroncelli – nei dieci anni di osservazione del cielo abbiamo introdotto un modo diverso di fare cultura, di produrre saperi e fare ricerca con l’obiettivo di avvicinare la scienza agli appassionati, agli studenti, ai diversamente abili. Oltre ad effettuare indagini scientifiche di respiro internazionale. l’osservatorio si è alimentato del suo rapporto costante e aperto con la comunità, divertendo, animando, attraendo visitatori da tutta Italia”.

“Oltre all’attività scientifica all’interno dell’osservatorio educhiamo le nuove generazioni a diventare astronomi, astrofisici – aggiunge il responsabile scientifico Emanuele Pace – la nostra ricerca effettuata dal telescopio Marcon, uno dei più grandi e potenti d’Italia, ci permette di osservare mondi lontani, detti esopianeti, pianeti che orbitano intorno ad altre stelle e utilizziamo la strumentazione dell’Osservatorio per studiarli, individuarli insieme ad un team di professori e docenti. Sulle orme di Margherita Hack che tenne a battesimo l’inaugurazione l’osservatorio ha aperto i battenti, nato dalla lungimiranza delle allora amministrazioni comunali, Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle Val di Pesa, che hanno voluto fermamente questo luogo, ora gestito dall’Università di Firenze. Dall’Opc diamo il nostro contributo alla scienza. Le nostre scommesse proseguono. Stiamo progettando e realizzeremo il primo laboratorio italiano di tecnologie spaziali per ragazzi”.
Il decennale prevede un anno di eventi ed un’iniziativa di punta che si terrà nell'estate 2021. 10+1 anni di grandi manifestazioni per la ricerca e la diffusione della cultura scientifica dell’Opc.


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