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Cronaca martedì 28 luglio 2015 ore 18:10

"Rom a Cusona, inutili allarmismi"

Il campo rom della scorso maggio a Cusona

Il sindaco Bassi risponde seccato alla Lega Nord: "Fatta lunedì ordinanza per lo sgombero, la tredicesima dall'inizio dell'anno. Area sotto controllo"



SAN GIMIGNANO — “Lunedì 27 luglio è stata firmata l’ordinanza di sgombero dell’area mentre i rappresentanti della Lega Nord erano intenti a creare allarmismo”: è questa la dura risposta del sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi riguardo alle accuse fatte dalla Lega Nord di Siena sul campo rom abusivo nella zona industriale di Cusona.

“All’esasperazione dei toni questa amministrazione comunale preferisce la strada della legge da un lato e del rispetto delle persone dall’altro – si legge ancora nella seccata nota del sindaco - e anche la Lega dovrebbe sapere che la legge prevede 48 ore di tempo per abbandonare l’area oggetto dell’ordinanza. Ed in tutte le occasioni i rom hanno rispettato alla lettera i termini dell’ordinanza”.

Non solo: Bassi ha fatto capire a chiare lettere che, nonostante quanto fatto trapelare dal Carroccio riguardo alle continue presenze dei rom, l'ultima datata maggio scorso, la situazione sia sotto controllo. “Quella di lunedì è stata la 13esima ordinanza di sgombero dall’inizio di quest’anno a dimostrazione che il Comune di San Gimignano è vigile su tutto il territorio e non esiste nessun tipo di sottovalutazione della questione. Ci riteniamo casomai persone e amministratori attenti, pacati e rispettosi e respingiamo le illazioni della Lega Nord che hanno il solo scopo di creare allarmismo tra la popolazione, esasperano la situazione per lucrare al solo scopo politico ed elettorale2, ha voluto ribadire ancora il sindaco. Nella propria denuncia, la Lega Nord, aveva fatto presenze la sporcizia all'interno dei campi rom improvvisati, così come l'allaccio alle tubature pubbliche fatto in maniera impropria.

“L’area di Cusona – ha voluto far sapere, chiudendo, sindaco di San Gimignano – è inoltre regolarmente oggetto di pulizia programmata da parte del soggetto gestore Sei Toscana. Respingiamo con forza la politica della denuncia a tutti i costi, dei presidi e delle ruspe che a nulla giova se non a creare apprensione immotivata e tensione sociale. Rimarremo attenti come lo siamo sempre stati alle esigenze della nostra comunità prediligendo la politica del fare a quella dell’accusa”.


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