Attualità mercoledì 25 novembre 2020 ore 10:37
Violenza di genere, "salvate" 80 donne
Il Centro per le Pari Opportunità Alta Valdelsa esamina il 2020. Un anno ricco di attività nonostante la pandemia: tutti i numeri
POGGIBONSI — Nonostante la pandemia oggi 25 novembre si celebra la Giornata internazionale contro la violenza di genere, Susanna Salvadori presidente del Centro Pari Ppportunità Alta Valdelsa riassume l'attività di questo anno particolare.
“Un percorso di presa in carico proseguito anche in questo 2020 in rete con tutti gli altri soggetti coinvolti – dice Salvadori – Lo abbiamo fatto con l’accoglienza delle vittime e i percorsi di accompagnamento e autonomia. Lo abbiamo fatto con la formazione, la prevenzione, l’osservatorio, lavorando con adolescenti e avviando un percorso con gli uomini per promuovere un cambiamento culturale di cui continua ad esserci profondamente bisogno”.
Grazie alle risorse dei Comuni, della Regione e del Ministero Pari Opportunità è stata rafforzata l’esperienza di accoglienza delle donne in Casa Rifugio il Centro Antiviolenza Donne insieme Valdelsa che la gestisce e la Fondazione territori Sociali Altavaldelsa. Inoltre, il Cpo ha sostenuto l’attività della struttura aiutando circa 80 donne ad uscire da situazioni pericolose.
Sono stati forniti strumenti concreti come borse lavoro e formazione, per quattro donne e cinque minori per riprendere una vita autonoma, e si è avviato l’Osservatorio sulla violenza dell’Altavaldelsa con la sperimentazione della prima raccolta dati sul fenomeno.
Un appuntamento che è rimasto nonostante la situazione sanitaria sono i laboratori nelle scuole superiori, chiaramente in didattica a distanza, che hanno coinvolto 100 ragazzi e ragazze
Il Cpo ha sostenuto la nascita di un gruppo maschile per lavorare culturalmente sulla violenza di genere, ed è stato progettato un percorso di prevenzione in ambito sportivo in partenariato con la Florentia Sangimignano Calcio, Atelier Vantaggio Donna e il Comune di Certaldo.
Un'attività trasformata dalla situazione sanitaria, che ha perduto momentaneamente le possibilità di incontro fisico, ma che mantiene le iniziative in corso grazie alla tecnologia.
Una sfida aggiuntiva che dovrebbe cessare nel 2021, quando tutto tornerà alla normalità con la sconfitta del virus, anche se la vera vittoria si avrà solo quando il Centro registrerà zero donne maltrattate.
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