Cronaca giovedì 09 gennaio 2014 ore 17:43
Resistenza e Liberazione, 70 anni ricchi di iniziative
Collaborazione rafforzata tra Comune di Colle e Anpi. Protocollo per eventi fino a febbraio 2015
COLLE DI VAL D'ELSA — Il
Comune e la sezione Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia di Colle
di Val d’Elsa rafforzano la loro collaborazione per celebrare il 70esimo
anniversario di eventi legati alla Resistenza e alla Liberazione del territorio
locale e dell’Italia, che ricorrerà fra il prossimo mese di febbraio e l’aprile
del 2015. A sancire un legame sempre più stretto, e già molto attivo da anni, è
il protocollo firmato recentemente fra i due soggetti, che si pone l’obiettivo
primario di promuovere e realizzare alcune iniziative per ricordare i bombardamenti
su Colle, avvenuti il 15 e il 16 febbraio 1944; l’eccidio di Montemaggio, il 28
marzo 1944; la Liberazione di Colle, il 7 luglio 1944; i volontari colligiani inquadrati
nei Gruppi di combattimento e partiti l’8 gennaio 1945 e la liberazione
nazionale dal nazifascismo, il 25 aprile 1945. Cogliendo l’occasione del
70esimo anniversario di questi eventi, inoltre, il Comune di Colle di Val
d’Elsa avanzerà anche la richiesta di conferimento alla città della ricompensa
al merito civile, quale riconoscimento del comportamento tenuto dalla
popolazione locale durante la dittatura fascista, l’occupazione nazifascista e
la Resistenza.
Diverse le iniziative in
programma previste dal protocollo, che coinvolgeranno altre associazioni locali.
Tra gli appuntamenti previsti, ci saranno cicli di incontri, conferenze e
presentazioni di libri dedicati alla politica interna ed estera italiana nel
periodo che va dal primo dopoguerra alla Seconda guerra mondiale, ma anche percorsi
storico-didattici rivolti alle scuole. Con la collaborazione attiva dei
docenti, infatti, gli alunni di tutti gli istituti scolastici del territorio
comunale saranno coinvolti in attività dedicate all’approfondimento della Costituzione
italiana, dei principi fondamentali che animano l’impegno civile e l’antifascismo.
Molte iniziative vedranno protagoniste anche le Stanze della Memoria, spazi recuperati
al piano terreno dell’ex Palazzo Pretorio (oggi sede del Museo archeologico
“Ranuccio Bianchi Bandinelli”) un tempo adibiti a carceri per detenuti politici
e intitolati due anni fa a Gracco del Secco, medico antifascista e partigiano
ucciso dai nazisti.
“Il protocollo fra Comune e Anpi - afferma il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni - consolida un legame già forte fra i due soggetti, uniti, da sempre, nella promozione e nella tutela di valori che sono la base fondante della nostra Costituzione. Il 70esimo anniversario di eventi che hanno segnato la nostra città e tutta Italia e che celebriamo ogni anno, insieme ai Comuni della Valdelsa senese e fiorentina, per ricordare tutti coloro che hanno lottato, anche a costo della vita, per difendere gli ideali democratici - dice ancora Brogioni - sarà un’occasione importante per riflettere in maniera ancora più profonda su questi temi, validi ancora oggi, e trarne un arricchimento sociale e culturale. L’obiettivo primario di ogni iniziativa sarà quello di coinvolgere tutta la cittadinanza, e in particolare le scuole, in una cultura di pace, collaborazione e integrazione, senza alcuna discriminazione, che caratterizza ogni attività culturale, sportiva e associativa promossa sul nostro territorio, con un’attenzione particolare per i giovani. Conoscere il nostro passato è fondamentale per costruire una cittadinanza attiva e responsabile e per costruire un futuro migliore”.
“La firma del protocollo - aggiunge Francesco Corsi, della sezione Anpi di Colle di Val d’Elsa - si colloca in un percorso di collaborazione con l’amministrazione comunale avviato ormai da molti anni. L’esercizio critico della memoria, la riflessione sull’eredità della lotta di Resistenza e, soprattutto, sull’attualità dell’antifascismo sono i cardini della nostra attività e oggi più che mai crediamo che ci sia la stringente di necessità di tradurre e di trasmettere al meglio verso i cittadini, le scuole e le nuove generazioni, i valori dell’antifascismo e della Costituzione i cui principi nascono proprio dalla Resistenza. In questo protocollo ribadiamo tutto questo, con l’impegno reciproco a portare avanti la memoria non come semplice celebrazione di eventi passati, ma come momento di riflessione civile sui fondamenti della nostra comunità e della nostra storia. Un’assunzione di responsabilità a cui crediamo che nessuna amministrazione o forza politica che si riconosce nei valori di democrazia, giustizia sociale e libertà dovrebbe sottrarsi”.
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