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Attualità sabato 11 aprile 2015 ore 16:42

Tutti i dubbi sulla nuova legge regionale

Teatro del Popolo gremito per affrontare le problematiche della nuova legge regionale

Edilizia: seicento persone tra architetti, ingegneri, geometri, agronomi, periti industriali, istituzioni e avvocati tra proposte e criticità



COLLE DI VAL D'ELSA — Oltre 600 professionisti senesi tra architetti, ingegneri, geometri, agronomi, periti industriali e avvocati hanno preso parte al convegno, organizzato dai propri Ordini e Collegi, che si è tenuto al Teatro del Popolo di Colle dal titolo “La legge regionale 65/2014 alla prova” per analizzare nel dettaglio la nuova normativa che ha introdotto notevoli cambiamenti nella gestione del territorio e dell’edilizia in Toscana. Chi quotidianamente lavora applicando questa legge può infatti evidenziare i punti di forza e di debolezza e l’impatto burocratico della normativa.

“Dagli autorevoli interventi che si sono susseguiti si può affermare che la nuova legge – ha detto Massimo Bocci, uno dei relatori - non ha superato la prova a cui è stata sottoposta. In conclusione la nuova legge è l’ennesimo rompicapo di regole fumose articolate in 256 articoli oltre ad un considerevole numero di regolamenti da emanare nei prossimi anni, in grado di scoraggiare qualsiasi tipo di investimento”.

Per Francesco Ventani, vice presidente dell’Ordine degli architetti di Siena è chiaro che “in questo lasso di tempo abbiamo capito che alcune criticità ci sono sia nella parte dedicata all’urbanistica che in quella edilizia”. Sulla stessa lunghezza d'onda Stefano Fabbri, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Siena: “Ci si trova quindi nel paradosso per cui i dubbi che già oggi ci sono di fronte alle ipotesi di poter realizzare un determinato tipo di intervento a livello paesaggistico, territoriale o di singolo edificio non solo permangono ma aumentano, andando talvolta a bloccare eventuali investimenti da parte di imprenditori o di singoli cittadini”.

“La legge 65, come coinvolgimento di noi professionisti, ci ha visto abbastanza protagonisti – ha spiegato Massimiliano Pettorali, presidente del Collegio dei geometri di Siena – nella fase di stesura. Siamo riusciti, poco prima dell’approvazione, a dare il nostro contributo alla legge attraverso la Rete regionale delle professioni. Oggi siamo quindi a fare chiarezza sulla normativa e non a combatterla particolarmente”. Una legge che, sentendo i commenti degli addetti ai lavori sembra assai complicata: “Questa legge – ha detto Monica Coletta, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Siena - è a rischio di complicazione. Il territorio rurale è complesso, ma bisogna valorizzare la progettualità, non inutili appesantimenti burocratici”. Moreno Giardini, neopresidente del Collegio dei periti industriali di Siena parla di un altro piano della legge: “In questo momento di crisi per il mercato immobiliare, un’apertura che nella legge manca è il recupero del patrimonio edilizio esistente. Su questo settore si potrebbe intervenire, puntando sul recupero e sula valorizzazione anche in un’ottica di risparmio energetico”. Dopo vari interventi di istituzioni, Prefetto, sindaci, magistrati e avvocati, gli organizzatori del convegno si sono posti come obiettivo la stesura di un documento finale in cui sintetizzeranno le varie posizioni emerse sulla materia. Il documento sarà poi messo a disposizione del prossimo Consiglio regionale e della politica in generale, considerando anche la campagna elettorale in atto.


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