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Politica sabato 29 marzo 2014 ore 09:55

Un toccante consiglio comunale per Montemaggio

A Certaldo i Comuni della Valdelsa senese e fioentina uniti nel ricordo dell'eccidio



Aperto dalla lettura dei nomi dei 19 Partigiani trucidati nell’eccidio di Montemaggio il 28 marzo 1944, si è svolto oggi a Certaldo il consiglio comunale aperto con le scuole i Sindaci gli Assessori e i Consiglieri in rappresentanza delle amministrazioni che fanno parte del protocollo per la commemorazione dell’eccidio di Montemaggio: Barberino Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Gambassi Terme, Monteriggioni, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano e appunto Certaldo.

L’ANPI ha dato la consueta e imprescindibile collaborazione nell’organizzazione delle celebrazioni. presenti poi gli ex partigiani Guido Lisi e Marcello Masini. Vittorio Meoni che pur non è potuto essere presente ha mandato a tutti il suo saluto, il suo ultimo libro “Ora e sempre Resistenza” è stato presentato da Marcello Masini.

Presente anche Miretta Busia, staffetta partigiana e moglie di Marcello Masini. “Quest’anno ricorre il 70° anniversario dal terribile giorno in cui si è compiuto l’eccidio e nelle varie riunioni con gli altri comuni e con le rappresentanze dell’ANPI abbiamo sentito il bisogno di strutturare il consiglio solenne congiunto, cercando di lasciare un segno nelle nuove generazioni, riconoscendo che il nostro compito più importante è proprio questo, fare in modo che quanto accaduto non sia dimenticato ma soprattutto che sia di insegnamento.” Ha detto la presidente del consiglio comunale Denise Latini.

É stato un Consiglio toccante grazie soprattutto agli interventi dei ragazzi e alla viva testimonianza dei Partigiani.

“La Costituzione: conquista della Resistenza di ieri, strumento per la Resistenza di oggi”. Questo il titolo della giornata e dei lavori dei ragazzi che hanno toccato temi importanti come pace, libertà, uguaglianza, parità di genere ponendo domande in taluni casi retoriche ma che sempre hanno fatto riflettere i presenti sul proprio operato, sull’essere o no all’altezza del sangue versato da quei 19 ragazzi sul Montemaggio e dalle migliaia di giovani uomini e donne di quel tempo, per garantirci la libertà e la democrazia che spesso oggi diamo come scontate e non ci ricordiamo essere invece frutto del sacrificio di tante vite umane.

“Dobbiamo continuare a incentivare i viaggi della memoria, le visite ai campi di concentramento, esperienze che segnano profondamente la vita di chi ha l’occasione di farle. E’ fondamentale che si possano vedere i luoghi della memoria vivente di un passato terribile, luoghi in chi è palpabile la profondità dell’offesa alla vita, un’atrocità che si è consumata nel cuore dell’Europa, dove si è svelato tutto l’orrore di un progetto politico criminale contro cui i Partigiani ebbero il coraggio di insorgere, battendosi contro una dittatura dagli esiti distruttivi e feroci, contro le deportazioni, contro la riduzione dell’uomo a bestia, contro gli stermini – ha detto Denise Latini – Quegli stessi Partigiani che hanno combattuto per il riscatto e per l’onore del nostro Paese. Che hanno combattuto per la libertà anche di chi li combatteva”.


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