Attualità giovedì 26 marzo 2015 ore 16:06
Razzismo sul bus, parla l'Imam

"Non pretendiamo le scuse della Lega Nord, se l'episodio fosse successo davvero andava condannato il singolo, non il movimento islamico"
COLLE DI VAL D'ELSA — Emergono nuovi particolari dalla vicenda dell'episodio di razzismo che avrebbe coinvolto due ragazze all'interno di un autobus di liena di Colle con fermata alla Moschea. Qualche giorno fa la Lega Nord ha denunciato l'accaduto, ripreso perfino da alcune trasmissioni Rai, ma prontamente sminuito dal Presidente Roncucci di Tiemme, gestore del servizio di trasporto pubblico. Adesso, attraverso il blog http://nonmolleremo.blogspot.it a cura di Suan Morelli e Caterina Luna Giovannoni, a parlare è direttamente l’Imam Abdel Qader Mohahamad, vice presidente del Centro Culturale Islamico di Colle che ha sostenuto come “la comunità musulmana non si aspetta le scuse della Lega per le calunnie ricevute, semmai chiede un atteggiamento di maggior rispetto nei confronti dei cittadini
soggiogati da false notizie, le quali
colpiscono la convivenza e indeboliscono il ponte di comunicazione
tra i cittadini e la comunità, ed hanno il solo scopo di ottenere
consensi politici e elettorali”. Come
si legge all'interno dello stesso blog,
mancano meno di due mesi alle elezioni regionali, e “sappiamo tutti
benissimo quanto possa fruttare un caso di 'razzismo inverso' in una
Regione dove la Lega
ha oggettive difficoltà ad affermarsi”.
L’Imam,
sentito direttamente dai responsabili del blog,
ha voluto chiarire che “nel caso in cui l’episodio si fosse
realmente verificato, avrebbe dovuto prevalere la responsabilità
soggettiva dell’individuo anziché una condanna generica all’intera
comunità, poiché la stessa avrebbe condannato il gesto in quanto
contrario ai principi del Corano”. Infatti, “l’Islam
attribuisce alla donna una funzione ulteriore rispetto a quella
dell’uomo, come la capacità di partorire e di allattare, e ne
riconosce al contempo un ruolo sociale identico”. Secondo l'Imam,
che attraverso il blog, esprime concetti fondamentali della religione
islamica, decisamente poco conosciuti dal mondo occidentale, occorre
fare anche “autocritica”per l’incapacità dei musulmani
di comunicare la bellezza del proprio culto, ma
contemporaneamente
evidenzia l’incapacità della società occidentale di aprirsi alla
conoscenza della
religione islamica. Seguendo le parole dell'Imam
del Centro culturale Islamico di Colle, “la somma dei due fattori
lascia uno spazio dove si insinuano coloro che, come partiti e
informazione mediatica, intendono appiccicare un’etichetta
sbagliata alla totalità degli islamici, basandosi sui comportamenti
di alcuni che male interpretano gli insegnamenti del Corano o che
addirittura non ne rispettano i principi”.
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