Terremoto nella Lega, dimissioni in blocco

POGGIBONSI — "Nostro malgrado messi in disparte, anche se non in minoranza nel partito, e molto critici sulla bontà di questa scelta voluta dalla parte della Lega definita “centrista”, riferibile al Ministro Giorgetti e appoggiata anche dalla dirigenza senese, ci siamo messi ad osservare e valutare le mosse politiche, sperando che le decisioni prese potessero portare, malgrado tutto, qualche risultato positivo e concreto per i nostri elettori."

Si apre così la lettera dei consiglieri della Lega eletti nel Comune di Poggibonsi, per annunciare la loro uscita in blocco dalle file del partito in netto contrasto con la linea politica di tipo "governista". Un percorso che a detta dei firmatari non ha portato benefici, anzi avallando scelte incongruenti ed al limite della legittimità costituzionale.

Nel lungo elenco di cose che non vanno citano gli ex consiglieri della Lega: sbarco continuo di immigrati clandestini sulle coste, impennata dei prezzi, aumento incontrastato di carburanti e delle bollette di energia elettrica e gas, oltre al proseguo di continue e contradditorie misure anti Covid.

Spiegano così la loro scelta i 4 consiglieri iscritti nelle liste della Lega "Questo anno e mezzo di Governo, unito ad una gestione dilettantistica ed approssimativa del partito a tutti i livelli, ha progressivamente allontanato il partito dai elettori e dai propri iscritti, letteralmente crollati come numero di oltre la metà in Toscana rispetto all’anno precedente e quasi completamente azzerati nella Valdelsa, sezione che ha avuto per anni il maggior numero di tesserati di tutta la provincia di Siena. Questo allontanamento ha come causa, in primis, l’inspiegabile azione politica nazionale ma anche una gestione locale assolutamente improntata sull’assenza di confronto e democrazia interna e su una miope strategia del dividere anziché dell’unire, nonché, sulla mancanza di condivisione a tutti i livelli; tutte cose, queste, che hanno determinato con il tempo le dimissioni di numerosi referenti territoriali e di vari consiglieri comunali sparsi per tutta la provincia oltre chela perdita di iscritti e militanti".

Continuano nella lettera i firmatari Galligani, Mengoli, Mariniello e Guerra facendo riferimento alle vicende legate alla politica nazionale e alla scelta del Presidente della Repubblica, fatti che hanno lasciato profondo sbigottimento e perplessità negli iscritti.

Chiudono infine - "Il nostro gruppo consiliare è stato eletto nel Comune di Poggibonsi per portare avanti le idee e le istanze degli elettori di centrodestra e si è sempre mostrato coerente con il proprio mandato elettorale che i cittadini di Poggibonsi ci hanno dato. La deriva centrista presa dalla Lega e dal suo Segretario senza un regolare Congresso e senza che sia stata ascoltata l’opinione della propria base militante, riteniamo sia un grande errore politico al quale non vogliamo prendere parte. Il partito, anche a livello locale e regionale, si sta trasformando in un qualsiasi irrilevante Ncd di Alfaniana memoria".

Un vero e proprio terremoto con accuse che non risparmiano nessuno dal direttivo provinciale a Salvini in persona, una mossa compatta e coesa che trasforma di fatto la realtà politica locale. L'uscita di scena della forza politica che era riuscita ad ottenere un soddisfacente risultato elettorale alle ultime amministrative, ottenendo ben 4 consiglieri nei banchi del Consiglio. Era stato conseguito un risultato mai ottenuto da un partito di centro destra in Valdelsa, una terra storicamente, come si usa dire in questi casi, "rossa".

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