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Attualità giovedì 16 marzo 2023 ore 10:43

Una mecenate salva gli affreschi della Badia

Sabato saranno svelati i restauri del ciclo di affreschi posizionati nel cenacolo dell'abbazia di Passignano. Presto nuovi interventi



BARBERINO TAVARNELLE — Una bella notizia per gli appassionati dell'arte del Chianti ma non solo, si tratta di una storia d'amore per il patrimonio artistico nel senso più ampio. Trovare persone come Elisabetta Bertol, già docente universitaria, che ha deciso di finanziare integralmente l’intervento di restauro degli affreschi laterali della sala del Cenacolo all’interno del complesso monastico di Badia a Passignano, è una fortuna per tutta la cultura regionale per non dire nazionale.

La professoressa, già docente di tossicologia forense presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, ha legato il proprio nome ad un’importante operazione culturale che ha dato nuova vita e luce agli affreschi del 1598, che adornano le pareti laterali del refettorio monastico al centro del quale campeggia il celebre dipinto “L’ultima cena” di Domenico Ghirlandaio (1476).

Gli affreschi, eseguiti dai fratelli Cesare e Benedetto Veli, successivi di circa un secolo al capolavoro del Ghirlandaio, rappresentano le figure religiose, tra santi e beati, appartenenti all’ordine benedettino vallombrosano che per secoli ha abitato nell’abbazia fondata intorno all’anno Mille da San Giovanni Gualberto.

“Mi sono interessata sempre di arte, pur essendo la mia estrazione universitaria in campo scientifico e non propriamente umanistico – commenta Elisabetta Bertol – devo alla mia professoressa di storia dell’arte al liceo l’inclinazione a coltivare questa passione, soprattutto per l’arte rinascimentale. Ora sono orgogliosa, emozionata ed entusiasta di avere provveduto al finanziamento del restauro delle pareti del Salone del Cenacolo che accolgono l’opera del Ghirlandaio, altrettanto importanti e che necessitavano di un urgente restauro”.

L’inaugurazione del completamento dei lavori di restauro, di cui una parte era stata realizzata lo scorso ottobre, è prevista domenica 19 marzo alle ore 16 nel Salone del Cenacolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano, nel Comune di Barberino Tavarnelle.

Ad illustrare il restauro saranno Anna Floridia della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia, la restauratrice Manola Bernini ed Elisabetta Bertol.

Gli interventi saranno preceduti dai saluti del sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, del superiore dell’Abbazia Jinsho Kuriakose, dell’abate generale della Congregazione benedettina dei monaci vallombrosani Giuseppe Casetta e del comandante della Stazione dei Carabinieri di Barberino Tavarnelle Giuseppe Cantarero.

“Quello di Elisabetta Bertol, innamorata del complesso monastico e del borgo, dove risiede in alcuni periodi dell’anno, è un gesto esemplare che riempie di orgoglio tutta la nostra comunità - sottolinea il sindaco David Baroncelli - Una donna unica dal gusto estetico raffinato, che con il suo amore per l’arte e la volontà ferma di salvare la cultura dai segni del tempo, contribuisce in modo determinante alla conservazione e alla promozione delle prestigiose testimonianze che qualificano il nostro territorio. “Un ringraziamento e un plauso alla generosa sensibilità di Elisabetta Bertol; che investe nel patrimonio artistico del Chianti per creare nuove opportunità di fruizione, diffondere strumenti di educazione alla bellezza che veicolano il nome di Barberino Tavarnelle nel mondo”.

La mecenate pensa già ai prossimi progetti da promuovere e realizzare per mettere al sicuro il patrimonio culturale a rischio.. Sarà la volta del loggiato superiore  che contiene il ciclo più completo al mondo di affreschi sulla vita di San Benedetto, a essere preso i cura dalle sapienti mani dei restauratori. Per intervenire più rapidamente sarà lanciata anche una campagna di raccolta fondi, portata avanti dal neonato Comitato United by Art.


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