L’importanza della gentilezza
di Federica Giusti - venerdì 21 ottobre 2022 ore 09:00
Viviamo tempi strani. La pandemia ci ha colti impreparati e ci ha spaventati, la guerra, le guerre che ci circondano sono sempre più crudeli e appaiono infinite.
Siamo tutti presi dalle nostre vite, che abitiamo spaesati, di fretta, alla ricerca di un briciolo di serenità sempre più difficile da raggiungere.
E poi ci sono le preoccupazioni per il lavoro, per l’economia, il timore dei rincari, il costo dell’energia, lo spauracchio della recessione…
Sembra quasi che nessuno di noi possa fare niente se non arrendersi e adeguarsi a questo contesto...ma è davvero così?
Qualche mattina fa ero in centro. All’ennesimo giro sulla piazza principale, scovo un posto per parcheggiare l’auto, ma devo fare un po' di manovre. Il mio babbo me lo diceva sempre che non avevo certo preso da lui per la guida, sono sempre stata un po' imbranata, lo ammetto. Stavo quasi per arrendermi, quando vedo arrivare un signore che si mette lì e mi aiuta a parcheggiare. Sorpresa lo ringrazio e lui mi saluta con sguardo gentile.
Arrivata al tabacchino a prendere le marche da bollo, entra una signora evidentemente di fretta, e la faccio passare, io ho modo di aspettare. Perché? Semplicemente perché la gentilezza chiama gentilezza.
In questo clima così complesso, credo che praticare la gentilezza possa essere un potente antidoto alle brutture che ci circondano.
Ovviamente con qualche accortezza. Essere gentili con gli altri non significa smettere di esserlo con sé stessi. È fondamentale continuare a mettere dei confini, a far sì che la nostra disponibilità non venga interpretata come un lasciapassare senza limiti. I famosi di “no” di cui spesso parlo non sono nemici della gentilezza, anzi, l’aiutano e le permettono di fluire nel rispetto di sé e degli altri. Stessa cosa dicasi del poter esprimere un’opinione contraria a quella del nostro interlocutore. Farlo con gentilezza significa comunque accogliere un punto di vista diverso dal proprio ma sentirci liberi di dire di essere in disaccordo. Se diventiamo la nostra priorità, non in modo cieco ed egoico, ma, al contrario, praticando gentilezza in primis verso noi stessi, potremo attivare un circolo virtuoso di gentilezza-che-chiama-gentilezza.
Proviamoci tutti e sono certa non ce ne pentiremo!
Federica Giusti