Bachalau a Bras
di Rubina Rovini - venerdì 19 settembre 2014 ore 08:00
Il baccalà è un pesce molto saporito, ma altrettanto versatile, usato nelle cucine di quasi tutto il mondo.
Esistono moltissime ricette e lo si può gustare come antipasto, primo, secondo o piatto unico, proprio per il largo utilizzo che ne viene fatto, soprattutto nei paesi a lingua neolatina.
In Portogallo addirittura, la tradizione dice che esistono 365 ricette con questo pesce, una per ogni giorno dell’anno.
Questa ricetta, saporitissima, ricorda uno dei miei viaggi in Brasile, il paese più colorato e festoso che abbia mai visitato.
Ero a Buzios in cerca di un ristorante e, come tanti turisti, fui attratta dalla moltitudine di persone indigene che si trovavano in quel locale, a differenza di altri che erano “appestati” letteralmente dai turisti stranieri, facendo dimenticare persino di trovarsi in quel meraviglioso paese.
Stavo scrutando, seduta su un muretto del lungo mare, le mille possibilità che la località offriva per cena, sorseggiando una birra fresca.
Mi resi conto di un giovane brasiliano che, “sambeggiando” e intonando le note di una canzone brasiliana molto famosa, si stava dirigendo verso di me.
Un po’ imbarazzata mi voltai dalla parte opposta, verso il mare, sperando che anche lui cambiasse direzione, evitando di trasformarsi in una zecca appiccicosa.
Come da manuale invece, dopo qualche secondo mi sentii ticchettare la spalla.
Girai gli occhi verso di lui, con un misto di imbarazzo e fastidio, ma cercando di nascondere il sorriso che le persone brasiliane riescono sempre a strappare, soprattutto avendo visto il modo in cui aveva attraversato la strada per venire verso di me.
Mi disse che era il cameriere del ristorante proprio di fronte e che se mi fossi girata di nuovo verso il locale avrei potuto vedere anche la moglie, cuoca, che secondo lui preparava il baccalà più buono del Brasile.
Mi lasciò un menù per finire la mia birra e, lasciandomi con un sorriso, si diresse nuovamente verso il ristorante, canticchiando e ballando così come era arrivato.
Mi fece sorridere ed anche solo per la gentilezza dimostrata, andai a mangiare veramente il baccalà più buono del Brasile, da Getulio e Fernanda.
Ingredienti per 3 persone:
- 250 gr baccalà
- 3 patate
- 3 cipolle bianche
- 3 spicchi d'aglio
- 10 olive di Cerignola
- 2 uova
- olio evo qb
- pepe qb
- sale qb (solo se necessario)
Ammollate il baccalà per almeno 24 ore, cambiando l'acqua ogni 4 ore, in modo da eliminare il sale in eccesso.
Una volta terminato il tempo di riposo sciacquate sotto l'acqua il pesce ed asciugatelo bene, tamponando con un canovaccio pulito.
Successivamente spellatelo con un coltello a lama flessibile e tagliatelo a cubetti piuttosto piccoli.
Pelate le patate e tagliatele a bastoncini di circa mezzo centimetro.
Snocciolate le olive, tenendo qualche lamella per la decorazione e tritando grossolanamente il resto.
In una larga padella versate dell'olio evo, fatelo scaldare e friggete le patate finché saranno dorate.
L'olio non dovrà coprire le patate interamente, come per friggerle tradizionalmente, ma dovrete essere voi a girarle delicatamente di tanto in tanto, facendo attenzione a non romperle troppo.
Lasciate asciugare le patate dall'olio su un piatto con carta assorbente.
Pelate le cipolle e gli spicchi d'aglio, tagliando a fette sottili le prime ed a lamelle i secondi.
Versate nella padella con l'olio rimanente le cipolle e l'aglio, che farete cuocere per circa 15 minuti con un po' d'acqua, finché non l'avranno assorbita completamente.
In un piatto a parte sbattete le uova, aggiungendo una spolverata di pepe macinato al momento.
Quando le cipolle saranno cotte aggiungete il baccalà e fate rosolare qualche minuto a fiamma viva, girando spesso.
Aggiungete le patate, le olive tritate e le uova, abbassando la fiamma e lasciandole rapprendere un paio di minuti, senza mescolare.
Controllate la sapidità, perché talvolta il baccalà rimane molto saporito, non rendendo necessario l'uso del sale nella preparazione.
La cottura delle uova è a gusto personale, a me piacciono leggermente più cotte, perché formano una leggera crosticina intorno alle patate e al pesce, veramente gustosa.
Impiattate subito e servire con le olive a guarnizione.
Rubina Rovini
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