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Attualità mercoledì 15 luglio 2020 ore 11:56

Liberazione, Poggibonsi ricorda l'anniversario

Il 18 luglio del 1944 in città entrarono, con l'aiuto dei partigiani, le truppe francesi. Sabato cerimonia ufficiale delle Istituzioni



POGGIBONSI — Poggibonsi celebra il 76esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo avvenuta il 18 luglio del 1944. Sabato si svolgeranno le celebrazioni ufficiali promosse dall'Amministrazione con la collaborazione della dell’Anpi Poggibonsi. Per ricordare l’anniversario saranno deposte le corone alla lapide in memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio, alle 9 e al sottopasso di largo Gramsci all'opera di Franco Giannini "La Liberazione"alle 9,30.

Poggibonsi fu liberata dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale fu il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della città parteciparono attivamente alla battaglia contro l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito all'avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò in città dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono nel centro dove trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca.

Poggibonsi è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell'antifascismo, espressero una forte opposizione passiva al regime.

La cerimonia quest'anno assume un valore ancora più significativo legato all'attuale situazione sanitaria e sociale, perché la ripresa delle tradizionali cerimonie rappresenta un nuovo tassello nel mosaico della vita della collettività fatta di appuntamenti fissi da decenni. Eventi che le misure anti contagio avevano ridotto al minimo ma che adesso stanno rinascendo timidamente in tutti i paesi della vallata.


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