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martedì 19 marzo 2024

DIRITTO PER TUTTI — il Blog di Guglielmo Mossuto

Guglielmo Mossuto

L'avvocato Guglielmo Mossuto svolge da 20 anni la sua attività professionale su tutto il territorio nazionale. Negli anni ha maturato esperienza in ogni settore di diritto civile, penale e del lavoro, offrendo un'assistenza completa e specializzata. Iscritto anche all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, per anni ha curato rubriche di news legali su emittenti radiofoniche ed ha partecipato a numerose trasmissioni televisive su Rai1. Famoso è il suo gruppo Facebook “aiutoavvocato” www.avvocatofirenze.net

Regole cambiate per l'assegno di mantenimento

di Guglielmo Mossuto - giovedì 20 giugno 2019 ore 07:05

Le regole sull'assegno di mantenimento sono cambiate!

Se prima in caso di consistente differenza di redditi rispetto all'altro coniuge vi era un riconoscimento pressochè automatico, oggi non è più così!

Quali elementi devono essere provati?

Nel caso in cui il coniuge “debole” ovvero quello con redditi inferiori sia, come spesso accade, la moglie, questa dovrà dimostrare di aver sacrificato la carriera per occuparsi della famiglia.

Recentemente il Tribunale di Treviso si è allineato alle note sentenze della Cassazione (Sez. Unite n. 18287/18 e Cass. Civ. n. 11504/17) che avevano mutato l'orientamento in materia.

In particolare oggi l'assenza di reddito non costituisce più un elemento sufficiente per ottenere il riconoscimento di un assegno di mantenimento.

Il coniuge debole dovrà dimostrare che la mancata autonomia economica dipende da cause allo stesso non imputabili come ad esempio età, salute oppure scelta condivisa all'interno della famiglia di occuparsi in via esclusiva della gestione dei figli, estraneandosi così dal mondo del lavoro.

Tali elementi dovranno essere provati durante il processo in modo tale da dimostrare le cause del divario reddituale tra i coniugi. Incombe infatti sul coniuge che richiede il mantenimento l'onere di provare i fattori che gli hanno impedito di mantenersi in via autonoma.

Quando non viene riconosciuto il mantenimento?

Oggi quindi difficilmente potrà vedersi riconoscere un contributo al mantenimento una persona che è ancora giovane e pertanto può agevolmente entrare nel mondo del lavoro oppure una persona che ha liberamente deciso di non lavorare.

Parimenti non verrà riconosciuto il contributo in caso di matrimonio breve, durato solo pochi anni, in quanto dopo poco tempo il coniuge sarà sempre in grado di riprendere il lavoro oppure al coniuge impiegato part-time che potrà chiedere un aumento dell'orario di lavoro.

Leggi anche su www.avvocatofirenze.net

Guglielmo Mossuto

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