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martedì 08 ottobre 2024

PAGINE ALLEGRE — il Blog di Gianni Micheli

Gianni Micheli

Diplomato in clarinetto e laureato in Lettere, da sempre insegue molteplici passioni, dalla scena alla scuola, dalla scrivania alla carta stampata, coniugando il piacere della scrittura con le emozioni del confronto con il pubblico, nei panni di attore, musicista, ricercatore, drammaturgo e regista. Dal 2009 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Toscana riversando nella scrittura del quotidiano le trame di un desiderio di comunicazione in cerca dell’umanità dell’oggi, ispirata dalle doti dell’intelligenza, della sensibilità e della ricerca della felicità immateriale.

​I Love Pop Art

di Gianni Micheli - martedì 21 maggio 2024 ore 08:00

Innamorarsi della pop art è ancora possibile? C’è chi dice di sì. Al di là degli anni, anzi dei decenni, la pop art non cede al fascino del tramonto.

Sarà per il nome: popular art e quando una cosa è popolare abita in tante declinazioni: è di tutti, è di uso comune, appartiene alla tradizione, è diffusa. Sarà per l’immagine di una ricerca che è recupero, riciclo e rielaborazione del quotidiano, qualcosa con cui abbiamo ancora a che fare, molto più di quanto vorremmo e molto meno di quanto dovremmo. Sarà perché lo dicono i bambini, quelli di oggi, affascinati dall’arte del banale, tanto simile a molti dei loro giochi e disegni e composizioni, a tutta quella roba, insomma, che gli adulti declassano a scarabocchi non chiamandola arte solo per un vizio generazionale o, forse, per invidia.

Per sincerarsene c’è una mostra, a Pistoia, che val la pena visitare. Il titolo la racconta meglio di tante parole: ’60 Pop Art Italia.

Gli adulti vi ritroveranno un po’ di quel sé trascurato che sembrava libero prima di capitombolare nell’adultità. I bambini la parte curiosa di un modo di fare che gli appartiene. Gli adulti seguiranno la ricca storia della Pop Art italiana attraverso i suoi maggiori esponenti. I bambini un filo d’intrecci, ritagli, strappi e sovrapposizioni. Gli adulti faranno fatica a staccarsi da alcune opere, evocative e anticipatorie di un contemporaneo che potrebbe sembrar giusto riscrivere tanto era già scritto. I bambini guarderanno alla colla con altri occhi e per altri usi.

Tutti torneranno a casa con qualcosa con cui fare i conti. E i conti migliori saranno sempre quelli dei bambini che chiederanno, seduta stante, un foglio, una rivista, un paio di forbici, un tubetto di colla, pennarelli e matite per la loro composizione pop art. Forse la prima di una lunga serie. E così sarà.

’60 Pop Art Italia la trovate a questo indirizzo: https://www.pistoiamusei.it/mostra/60-pop-art-italia/. Per visitare la mostra c’è tempo fino al 14 luglio 2024. Pensando ad una gita a Pistoia che non si esaurisca in pochi passi, il mio personale consiglio è di acquistare il biglietto “Super Pop” che dà accesso alla mostra ’60 Pop Art Italia e alle sedi di Palazzo de’ Rossi | Collezioni del Novecento, Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi e Museo di San Salvatore. Tra le tante immagini che lasceranno il segno riporto nella galleria “L’Angelo con la testa di San Giovanni Battista”, definita una delle statue più avvincenti e problematiche del Medioevo (presso il Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi), perché un po’ di (inconsapevole) pop, direi, c’è anche qui.

Gianni Micheli

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