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domenica 08 dicembre 2024

DISINCANTATO — il Blog di Adolfo Santoro

Adolfo Santoro

Vivo all’Elba ed ho lavorato per più di 40 anni come psichiatra; dal 1991 al 2017 sono stato primario e dirigente di secondo livello. Dal 2017 sono in pensione e ho continuato a ricevere persone in crisi alla ricerca della propria autenticità. Ho tenuto numerosi gruppi ed ho preso in carico individualmente e con la famiglia persone anche con problematiche psicosomatiche (cancro, malattie autoimmuni, allergie, cefalee, ipertensione arteriosa, fibromialgia) o con problematiche nevrotiche o psicotiche. Da anni ascolto le persone in crisi gratuitamente perché ritengo che c’è un limite all’avidità.

"Ora si aprono le porte del paradiso"

di Adolfo Santoro - sabato 19 agosto 2023 ore 09:00

Hakuin Ekaku
Hakuin Ekaku

Non c’è il “deus ex machina” che ponga fine alla tragica farsa della guerra sulla Terra

Hakuin Ekaku (o Zenji) nel 1700 rifondò il ch’an, che poi in Giappone fu chiamato zen. La sua trasformazione della predicazione un po’ intellettuale di Bodhidarma, che aveva portato il buddhismo in Cina, e dei Patriarchi suoi successori avvenne dopo una grave malattia di Hakuin, che non era guarita nemmeno dalla meditazione. Questa malattia lo portò a cercare aiuto presso un eremita taoista, che gli insegnò l’arte del respiro, che immette gli opposti nel momento. Hakuin guarì da ogni dubbio e mirò, deciso, alla guarigione. Questa storia esemplifica l’arte di Hakuin.

“Un soldato che si chiamava Nobushige andò da Hakuin e gli domandò: «C’è davvero un paradiso e un inferno?».

«Chi sei?» volle sapere Hakuin.

«Sono un samurai» rispose il guerriero.

«Tu un soldato!» rispose Hakuin. «Quale governante ti vorrebbe come sua guardia? Hai una faccia da accattone!».

Nobushige montò così in collera che fece per snudare la spada, ma Hakuin continuò: «Sicché hai una spada! Come niente la tua arma è troppo smussata per tagliarmi la testa».

Mentre Nobushige snudava la spada, Hakuin osservò: «Qui si aprono le porte dell’inferno!».

A queste parole il samurai, comprendendo l'insegnamento del maestro, rimise la spada nel fodero e fece un inchino.

«Ora si aprono le porte del paradiso» disse Hakuin.”.

Come insegna la storia di Capitan Uncino, un “piccolo tiranno” (se vogliamo usare un termine alla Castaneda) può essere sconfitto solo da uno più cattivo di lui: nel caso di Capitan Uncino il coccodrillo, che viveva lentamente “al ritmo della sveglia”, che aveva nel suo stomaco! Questa splendida metafora ci dice che la paura di vivere può essere sconfitta solo da una paura più grande: la paura di morire avendo sprecato anche un solo istante!

Hakuin era “presente” a Nobushige, era presente al momento. Osservava ed ascoltava le sue contraddizioni e, comprendendo Nobushige, lo aiutava a comprendere. Il comprendere permetteva ad Hakuin di contenere Nobushige dentro di sé e di anticipare ogni sua mossa come sa fare un eccezionale campione. Non giudicare l’ira del cattivo, contenerla ed esprimerla nelle sue conseguenze è l’arma segreta del saggio.

Hakuin era un uom,o di pace avendo vinto la guerra alla guerra dentro di sé, aveva rivolto la spada contro il suo “io”: suicidando il suo “io” era diventato l’”altro”. I pacifisti nostrani (dal segretario dell’ONU al Papa in giù) sono, invece banalmente “buoni” e, perciò, “noiosi”: le loro prediche lasciano il tempo che trovano.

Ed anche i banalmente “cattivi” quando cercano di fare furbescamente i “buoni” non ottengono grandi risultati: Stian Jenssen (direttore dell’ufficio privato di Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato), quando ha suggerito che all’Ucraina potrebbe essere concessa l’adesione alla Nato in cambio della cessione di parte del suo territorio alla Russia, ha ottenuto come risposta dal consigliere di Zelensky, Podolyak: “Scambiare un territorio per un ombrello della Nato? È ridicolo.”. Le battute sull’ombrello si sprecano!

Banalmente “noiosi” contro banalmente “ridicoli”: questa è un altro buon presupposto per dirimere la “sinistra” dalla “destra”! Manca, purtroppo, il “deus ex machina”: il “deus ex machina” è il “dio che scendeva dalla macchimanca, nel mondo odierno, il “deus ex machina”, che risolva, ad esempio, la guerra. In scena non c’è nessuno che abbia preso il suo posto e la trama sta impantanando tutti!

Una guerra, ad esempio, si sa come inizia (confronto tra due imperialismi), ma non si sa come finisce!

Gli Stati Uniti hanno perso la scommessa della globalizzazione a guida del neoliberismo e si trovano impantanati in una scelta tra due aspiranti alla presidenza, entrambi decrepiti e che hanno dato il peggio di sé: entrambi, per fini elettorali, vogliono por fine alla guerra e l’unica via d’uscita sembra il “modello Afghanistan”.

L’Europa, che si è imbarcata in una co-belligeranza invece che in una co-pacificazione, sta cercando di sopravvivere sotto un “ombrello Nato” che costa sempre di più.

La Russia tiene duro, il rublo un po’ meno, tanto che Putin sarà costretto a grattare soldi agli oligarchi (non si sa con quali conseguenze!).

La Cina e gli altri Paesi emergenti vogliono emergere continuando ad inondare di CO2 da carbone il mondo.

E l’Italia? Il Made in Italy si è specializzato in “banale ridicolezza”, tanto che può esportarla, come ha finora fatto l’America con la “democrazia”. In Italia il debito pubblico cresce in modo parallelo all’aumento della CO2 nel mondo, ai voli del Presidente del Consiglio in tutto il “globo terracqueo”, al disprezzo per i poveri e gli emarginati, al lavoro precario, ai favori fatti ai potenti, all’arroganza delle falsità della propaganda/pubblicità dei potenti per giustificare i fallimenti, ai contributi in armi nelle guerre di mezzo mondo, al prezzo della benzina, al disgoverno di sanità, mutui e PNRR, alla gravità della crisi economica e sociale che ci aspetta in autunno.

La pacchia sembra continuare peggio di prima e il pantano (per usare un eufemismo) sta giungendo fino alla bocca … Hakuin, come si fa a far rientrare la spada nel fodero?

Adolfo Santoro

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