Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:40 METEO:POGGIBONSI10°20°  QuiNews.net
Qui News valdelsa, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdelsa
martedì 19 marzo 2024

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

La torta della felicità

di Nicola Belcari - mercoledì 17 marzo 2021 ore 07:30

Notizia del TG. Lectio magistralis convegno presso una prestigiosa Università. Proposta: inserire nella Costituzione Italiana il diritto alla felicità. Così troppo spesso è abbreviato senza nessun imbarazzo o senso del ridicolo il riferimento alla Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti del 1776 nella quale tra i diritti inalienabili dell’uomo se ne elencano tre: la vita, la libertà, la ricerca della felicità. 

Questo comma sarebbe da aggiungere, secondo i promotori, al terzo articolo che dice qualcosa del genere in maniera assai più ragionevole: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”. Mirabile! Non se ne potrà chiedere l’applicazione alla lettera ma l’intendimento è lodevole e vale per un impegno a cui tendere. La modifica andrebbe a finire fra i dodici principi fondamentali, nobili ideali solennemente sanciti ma in buona parte rimasti sulla carta, come un’altra illusoria speranza (se escludiamo l’ultimo articolo messo in pratica pienamente: la bandiera è il tricolore).

A chi non fa piacere venire a sapere che addirittura la felicità sarebbe un nostro diritto? Verrebbe da esclamare il fantozziano: come siete buoni voi! Ci collochiamo tra le vette del pensiero più illuminato e l’essere menati per il naso. La vita è in pericolo, la libertà diminuisce per una giusta misura precauzionale in considerazione che persa la vita non c’è più libertà, e vogliono darci la felicità? Come dire il pane ci manca e si pensa di offrirci brioches? Per restare in tema: linguaggio giuridico e felicità non rischiano di essere come il cavolo a merenda? Come se in una ricetta culinaria fosse richiesta la buona volontà o la buona lena: non si misurano a grammi.

I nuovi padri della Patria (buontemponi o filantropi?) ci vogliono felici. Ci siamo sgomentati invano? Hanno aspettato fossimo vecchi, purtroppo. E il nostro mondo assomiglia sempre più a una RSA. Meglio tardi che mai. Siamo tornati bambini? Ci metteremo il bavaglino e saremo pronti a battere i pugni che stringono il cucchiaino sul tavolo dall’impazienza di questo dolce promesso. Ma come faranno a sapere se preferiamo lo zucchero di vaniglia o quello semolato? Pensano di soddisfarci con un panino e un bicchiere di vino, come cantato da Al Bano? Ci sarà una donna per tutti? senza favoritismi o privilegi? Mettiamoci in coda. Dobbiamo prenotarci all’ASL? Prendere un numero? C’è chi ha il pallino dell’attrice del momento e chi si accontenta di una comparsa… ma mica potranno pretendere ci si accontenti dei manicaretti? siano pure prelibate leccornie? Non crederanno di farci felici con il cornetto e il cappuccino e una vacanza in Sardegna?
È forse arrivato un nuovo direttore? La torta della felicità, all’arancia e al cioccolato, va bene, intanto; c’è da spartirla però, ce ne sarà per tutti?

Se poi ci troveremo un pelo speriamo che sia di quella signorina che abbiamo intravisto l’altro giorno in cucina.

Nicola Belcari

Articoli dal Blog “Sorridendo” di Nicola Belcari